Direttiva Europea in materia ambientale: nuovi reati e sanzioni per le imprese

3 Giugno 2024

Il 30 aprile 2024 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE la Direttiva n. 2024/1203 in materia di tutela penale dell’ambiente. La Direttiva entrerà in vigore il 20 maggio 2024, e gli Stati membri dovranno adottare le disposizioni necessarie per conformarsi entro il 21 maggio 2026. La normativa prevede l’introduzione di nuovi reati ambientali e l’inasprimento delle sanzioni al fine di aumentarne l’effetto deterrente e prevenire la commissione delle condotte illecite. I reati ambientali commessi da persone fisiche e rappresentanti d'impresa saranno punibili con la reclusione, a seconda della durata, della gravità o della reversibilità del danno, fino a un massimo di 10 anni. Inoltre, è previsto il risarcimento dei danni cagionati e il ripristino dell’ambiente, oltre a possibili sanzioni pecuniarie. Per le imprese l'importo dipenderà dalla natura del reato: potrà essere pari al 3 o 5% del fatturato annuo mondiale o, in alternativa, a 24 o 40 milioni di euro. La Direttiva prevede infine l’introduzione di misure di sostegno e assistenza nel contesto dei procedimenti penali per gli informatori (whistleblower) che denunciano reati ambientali. L'Italia dovrà dunque adeguare la normativa nazionale vigente in materia di reati ambientali (Testo Unico Ambientale, Codice Penale e D. Lgs. 231/2001), recependo le disposizioni previste dalla nuova Direttiva entro i termini indicati.

Il contributo è stato realizzato per la Newsletter Norme & Tributi del mese di maggio 2024 di AHK Italien dal Dipartimento Diritto Penale dell’Economia e dell’Impresa di Morri Rossetti.

La Newsletter Norme & Tributi di AHK Italien relativa al mese di maggio 2024 è disponibile qui.

2024 - Morri Rossetti

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