Contratti d’appalto nella logistica: il Protocollo d’intesa per la legalità della Prefettura di Milano

30 Luglio 2024

Il 18 luglio scorso il “Protocollo d’intesa per la legalità dei contratti di appalto nel settore della logistica” è stato siglato da Prefettura di Milano, Regione Lombardia, Associazioni Datoriali dei settori della logistica, trasporti e distribuzione e Organizzazioni sindacali.

L’esigenza dell’accordo è sorta dalla consapevolezza della strategicità del settore della logistica per l’economia italiana (e, in particolare, quella lombarda) e dalla necessità di garantire che le imprese operanti in tale settore attuino processi di selezione e controllo nell’ambito degli appalti di servizi in maniera maggiormente trasparente, “al fine di migliorare le condizioni di lavoro e i servizi offerti, osteggiando condotte di intermediazione illecita (c.d. caporalato) e di sfruttamento dei lavoratori, nonché forme di illegalità anche in materia tributaria e contributiva che danneggiano il settore”.

Obiettivi del Protocollo sono la responsabilizzazione delle imprese operanti nella logistica e la trasparenza lungo la filiera, che riguardi tanto le informazioni afferenti ai partner commerciali, quanto le modalità di esecuzione dei singoli contratti di appalto/subappalto.

Il Protocollo prevede l’istituzione della “Piattaforma di filiera” ad uso degli operatori del settore, che censirà tanto le imprese in esso operanti quanto i dati di dettaglio sulla manodopera impiegata. La profilazione all’interno della Piattaforma avverrà su base di adesione volontaria delle imprese della filiera, le quali dovranno altresì impegnarsi a mantenere costantemente aggiornati i dati immessi.

I parametri di riferimento che il Tavolo Tecnico coordinato dalla Prefettura di Milano con il supporto scientifico del Politecnico di Milano dovranno seguire per la costruzione e lo sviluppo della Piattaforma dovranno attenere principalmente a: struttura aziendale, capitalizzazione minima, frequenza delle modifiche dell’assetto societario e gestionale, regolarità fiscale e contributiva, adozione del Modello 231 e di un Organismo di Vigilanza, iscrizione ad associazioni di categoria, regolarità dei lavoratori e dei rapporti di lavoro, modello industriale della commessa e visibilità su accordi di secondo livello.

Il Protocollo stabilisce, inoltre, che nella Piattaforma di filiera le imprese aderenti – ciascuna per sé e con visibilità circoscritta alla filiera di appartenenza – immetteranno ed aggiorneranno i seguenti dati:

  1. Documentazione concernente l’assetto imprenditoriale e la compliance aziendale (i.e. visura, DURF, DURC, Certificato di regolarità fiscale)
  2. Documentazione concernente l’assetto occupazionale (i.e. contratti di esternalizzazione e contratti accessori, LUL, DUVRI)
  3. Ulteriore documentazione utile (i.e. Certificazione del contratto di appalto, report annuale infortuni, MOG 231)

Tali documenti saranno consultabili tanto dalla committenza quanto dalle imprese appartenenti alla filiera, in base a “coni di visibilità” modulati secondo il livello di esternalizzazione.

Particolarmente interessante è, infine, il sistema premiante introdotto dal Protocollo in base al quale gli operatori aderenti alla piattaforma avranno diritto ad ottenere un “certificato di filiera” della validità di 3 mesi e rinnovabile, subordinato alla completezza e al costante aggiornamento della documentazione caricata, nonché al riconoscimento di specifiche premialità nell’ambito delle misure di incentivazione per le imprese stabilite dalla Regione Lombardia.

Il Protocollo è consultabile in allegato.

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