Modifiche ai reati presupposto della responsabilità dell’ente: le novità di agosto

3 Settembre 2024

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 9 agosto, e in vigore dal 10 agosto, la L. 8 agosto 2024, n. 112, recante misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del Ministero della giustizia, ha introdotto un nuovo reato nel Codice penale nonché nel novero dei reati presupposto della responsabilità amministrativa degli enti.

Si tratta del reato di indebita destinazione di denaro o cose mobili, che va ad inserirsi tra i delitti contro la pubblica amministrazione all’art. 314-bis c.p. e che così recita:

“Fuori dei casi previsti dall'articolo 314, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, li destina ad un uso diverso da quello previsto da specifiche disposizioni di legge o da atti aventi forza di legge dai quali non residuano margini di discrezionalità e intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale o ad altri un danno ingiusto, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. La pena è della reclusione da sei mesi a quattro anni quando il fatto offende gli interessi finanziari dell'Unione europea e l'ingiusto vantaggio patrimoniale o il danno ingiusto sono superiori ad euro 100.000”.

Come anticipato, il c.d. “Decreto Carceri” ha inserito la nuova fattispecie anche tra i reati presupposto della responsabilità amministrativa dell’ente previsti dall’art. 25 D.lgs. 231/2001. Si precisa che, come i reati di peculato di cui agli artt. 314 e 316 c.p., anche il reato di indebita destinazione di denaro o cose mobili rileverà ai fini della responsabilità dell’ente nell’ipotesi in cui offenda gli interessi finanziari dell’Unione Europea.

Le società dotate di Modello Organizzativo dovranno dunque valutare la rilevanza della modifica normativa rispetto al proprio sistema organizzativo ed eventualmente aggiornare il documento.

Si segnala, altresì, che sempre nel mese di agosto è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la L. 9 agosto 2024, n. 114, recante modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare.

La legge, entrata in vigore il 25 agosto scorso, ha ufficialmente sancito l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio (art. 323 c.p.) e la riformulazione del reato di traffico di influenze illecite (art. 346-bis c.p.).

Di tali modifiche avevamo già parlato in questo articolo in occasione dell’approvazione in Senato del DDL Nordio.

Anche queste novità legislative hanno riflessi sul D.lgs. 231/2001, in quanto sia l’abuso d’ufficio che il traffico di influenze illecite rientrano (o rientravano) nel novero dei reati da cui dipende la responsabilità amministrativa dell’ente.

Anche per questo, dunque, le società sono chiamate a intervenire sui Modelli Organizzativi aggiornando l’elenco dei reati presupposto.

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