Reato commesso all’estero dal lavoratore distaccato: la società è responsabile?

19 Settembre 2024

Il frequente ricorso all'istituto del distacco di personale nelle multinazionali e nei gruppi societari, pone il tema delle conseguenze di eventuali illeciti posti in essere dal dipendente distaccato nell’ambito del contesto lavorativo presso cui svolge la propria prestazione. In particolare, l’interrogativo riguarda la possibilità di configurare una responsabilità amministrativa ex 231 della società distaccante laddove il reato sia commesso all’estero dal lavoratore distaccato.

Con il caso n. 7 dell'11 settembre 2024, Assonime ha dato risposta positiva al quesito.

La ragione risiede nella stessa posizione giuridica del lavoratore distaccato, il quale, benché presti la propria attività all’estero, conserva formalmente e sostanzialmente la qualifica di dipendente della società distaccante. Egli deve essere annoverato tra i soggetti di cui all’art. 5 del d.lgs. 231/2001, con la conseguenza che, nel caso di commissione di fatti di reato all’estero e fatta salva l’integrazione degli altri presupposti di legge, sorge la responsabilità della società distaccante.

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