L'avvocato che assiste l'imputato del reato presupposto non può assistere anche la società chiamata a rispondere dell'illecito amministrativo conseguente. Risulta evidente la sua incompatibilità. In tema di responsabilità da reato degli enti, infatti, il rappresentante legale indagato o imputato del reato presupposto non può provvedere, a causa di tale condizione di incompatibilità, alla nomina del difensore dell'ente, per il generale e assoluto divieto di rappresentanza posto dal D.lgs. n. 231/2001, art. 39. (Cassazione penale sez. IV, 24/04/2019, n.35934).